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La Storia della Noce Moscata

La noce moscata fino a pochi secoli fa era la spezia più rara, costosa, e desiderata del mondo. Nell'antichità era bramata non tanto per i suoi usi gastronomici quanto per le sue presunte miracolose virtù afrodisiache e curative, era considerata una panacea per infiniti disturbi.
Intorno a questo seme ruotavano gli interessi di mercanti, navigatori, re e pirati. Il suo altissimo valore commerciale era dovuto all'estrema difficoltà nel procurarsela: la pianta infatti cresceva soltanto sulle pendici di un remoto atollo vulcanico, l'isola di Run, che fa parte delle isole Banda, arcipelago delle Molucche.

Immaginate le peripezie che si dovevano attraversare per andare a prenderla: a partire dal 1500 circa, centinaia flotte di navi commerciali partivano dalle maggiori nazioni europee alla volta di Run, affrontando un viaggio lungo mesi e mesi, con privazioni e malattie sempre in agguato, con la minaccia costante dei pirati sanguinari, i pericoli del mare ed infine le terribili e traditrici secche coralline delle isole Banda e la (comprensibile) resistenza della popolazione locale.

Due equipaggi su tre non facevano ritorno, e quelli che riuscivano a tornare in patria erano decimati. Si narra di moltissime navi cariche di spezie, trovate alla deriva nell'oceano per mesi senza nessun marinaio vivo a bordo. Ma nonostante tutto ne valeva la pena: i ricchissimi guadagni che si ottenevano dal commercio della pregiata spezia ricompensavano qualsiasi perdita. Vere e proprie battaglie si combatterono tra Inghilterra, Olanda e Portogallo per il controllo delle isole Banda e dei porti circostanti, al solo scopo di controllare il commercio della noce moscata. I Portoghesi uscirono presto di scena, perché i loro interessi commerciali si rivolgevano principalmente alle loro numerose e produttive colonie sudamericane. Inizialmente furono gli Inglesi a raggiungere per primi Run, e a stabilire un accordo con gli indigeni che accettarono il re Inglese come sovrano dell'isola. Dopo decenni di feroci scontri navali e battaglie, nel 1665 gli Olandesi riuscirono a conquistare Run ed espellere gli Inglesi. Nel 1667 fu firmato il trattato di Breda che stabiliva la pace tra le due nazioni con un accordo commerciale: gli Olandesi si sarebbero tenuti Run e la noce moscata, e in cambio gli Inglesi avrebbero ottenuto una piccola isoletta selvaggia del nord America che il Duca di York aveva già occupato abusivamente nel 1664. Gli Olandesi credevano di aver fatto un ottimo affare in barba agli Inglesi, vista l'inutilità dell'isoletta e l'altissimo valore della noce moscata. Ma presto la sorte girò le spalle agli Olandesi: dopo pochi anni vennero messi a punto nuovi metodi per la coltivazione della Miristica a Singapore, Ceylon e in altre colonie inglesi, quindi i pericolosi viaggi alle Banda non erano più necessari. E l'inutile isoletta ceduta agli Inglesi era Manhattan….


La noce moscata si ottiene da un albero tropicale sempreverde, dall'esotico nome di Myristica Fragrans, che può crescere fino ad un'altezza di nove-dieci metri e che fiorisce e fruttifica tutto l'anno.
La spezia vera e propria è costituita dal seme essiccato, che è prodotto solo dagli alberi femmina: si tratta di una piccola noce dalla consistenza legnosa, racchiusa all'interno di un involucro rosso e carnoso. Da questo involucro si ricava un'altra spezia usata in cucina, il macis (usato anche per la preparazione del curry e dell'Alchermes).

La noce moscata si può trovare in commercio sia intera che già macinata, ma è preferibile comprarla intera, conservarla in un contenitore ermetico e poi macinarla all'ultimo momento con l'apposita grattugina. Aggiunta ai piatti da un sapore e un profumo inconfondibile, che arricchisce praticamente tutte le pietanze. È perfetta per aromatizzare la besciamella, il purè, i dolci, i liquori a base di spezie e i cavolini di Bruxelles, e non può assolutamente mancare nei ripieni a base di carne o formaggi di tortellini, tortelloni, ravioli e compagnia.
La noce moscata è anche utile per stimolare la digestione ed attenuare nausea e vomito. Comunque va sempre usata con parsimonia: prima di tutto perché il suo aroma è forte e pungente, e se si abbonda si coprono gli altri sapori. In secondo luogo perché un eccesso di noce moscata può causare stati di alterazione mentale, e addirittura vere e proprie allucinazioni visive, oltre che ad una devastante e catastrofica diarrea. Ma non preoccupatevi! Per avere questi terribili effetti indesiderati bisognerebbe consumarne all'incirca 10-20 grammi tutti insieme, ed è praticamente impossibile.

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